Responsabilità penali dell’RSPP negli appalti

È necessario essere consapevoli e prendere coscienza del lavoro complesso degli addetti al tema sicurezza e igiene.

Il punto di partenza è: fare di tutto affinché nessuno si faccia del male, mentre lavora.

Si devono passare al vaglio tutte le fasi delle lavorazioni, tutte le strutture, tutti gli impianti, tutte le attività.

Individuare i rischi ed individuare le azioni tecnico/organizzative necessarie affinché tutto vada a buon fine.

Questo è quanto richiesto sia dal buon senso sia dalle normative in vigore oggi ma che nella sostanza risalgono fin dal 1955 grazie al DPR 547.

Manutenzione, circolazione dei mezzi, circolazione pedoni, segnaletiche, interferenze.

Argomenti che richiedono impegno di analisi e presenza.

Argomenti, quindi, che non possono essere affrontati velocemente ed avanza tempo.

Argomenti che, è evidente, non ricadono solo su una persona ma che necessitano dell’intervento di più persone e profili operativi.

Gli appalti e la gestione delle interferenze sono fra gli argomenti che sfuggono un po’ di più dal controllo quotidiano ma che, proprio per questo, necessitano di un approccio metodologico puntuale e rigoroso dove ognuno, committente ed appaltatore, deve fare il suo e farlo bene.

Un interessante approfondimento oggi affrontato dall’Avv. Anna Guardavilla su puntosicuro, per alcune riflessioni, al link https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/le-responsabilita-penali-dell-rspp-in-relazione-agli-appalti-AR-22578/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=4&utm_campaign=nl20220901%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+1+settembre+2022&iFromNewsletterID=4480